Il Tempio del donatore
Quando nasce?
Giovan Battista Cecchella (detto Titta), primo presidente dell’AVIS di Valdobbiadene (Treviso), insieme al cappellano della parrocchia di Valdobbiadene, Don Vittorio Gomiero furono i primi a sognare la realizzazione del Tempio nel 1958.
Nasce come simbolo di pace, dedicato a chi dona gratuitamente il sangue, curando malati e salvando vite.
Dove è sorto?
Fu creato alle pendici del Monte Cesen laddove, durante la Prima guerra mondiale (1915-1918), c’era una postazione austro-ungarica di cannoni che fronteggiava l’avanzata dei soldati italiani che si trovavano sul Montello e sul antistante Massiccio del Grappa.
Non un luogo a caso, ma dove si erano versati sangue e odio, per contrapporre amore e pace. L’idea piacque anche al sindaco di allora, Isidoro Grigoletto, che nominò, quale Comitato per la realizzazione del Tempio, il Consiglio Direttivo dell’Avis di Valdobbiadene.
Un luogo che ha visto grande spargimento di sangue, odio e morte, sarebbe diventato simbolo di dono, di altruismo, di amore per il prossimo e di vita.
Il progetto
Il progetto, voluto anche dall’arciprete Don Angelo Zaramella, fu affidato agli architetti Musini e Davanzo di Treviso e iniziò a prender vita nel 1962.
Il 16 ottobre 1962 ci fu la posa della prima pietra, benedetta da Mons. Alvise Dal Zotto.
Per le fondamenta furono scelti i sassi del Piave, fiume sacro alla Patria, teatro di sanguinose battaglie, dove venne versato moltissimo sangue di soldati di ambedue i fronti. Il luogo della guerra e delle divisioni stava per diventare luogo di fraternità e pace.
Il Tempio venne così finalmente inaugurato 15 anni dopo, il 16 settembre del 1979, dal Vescovo di Padova (sotto la cui Diocesi ricade la competenza territoriale di Pianezze), Mons. Girolamo Bortignon. Ci fu una grande cerimonia e forte partecipazione di donatori di sangue provenienti da tutt’Italia e dall’estero. Si contarono oltre 400 labari di donatori. Fu chiaro, da subito, che il Tempio era destinato a diventare internazionale.
La FIODS (Federazione Internazionale Organizzazioni Donatori di Sangue) arriva a Pianezze con il Consiglio al gran completo, guidata dal segretario Pierre Pelletier, per sancire l’universalità del Tempio, unico al mondo.
Chi ha sostenuto il Tempio
Le associazioni che parteciparono economicamente e lo sostennero, nel tempo, furono AVIS (Associazione volontari italiani sangue), ABVS (Associazione bellunese volontari sangue), AIDO (Associazione italiana donatori organi), FIDAS (Federazione italiana associazioni donatori sangue), FRATRES (Consociazione nazionale dei gruppi donatori di sangue Fratres delle Misericordie d’Italia) e gruppi di donatori minori, di varie regioni.
Il Tempio del Donatore Oggi
Chiuso dal dicembre del 2017 per inagibilità, è partita a luglio del 2020 la ristrutturazione del Tempio del donatore grazie alla raccolta fondi avviata dalla nuova OdV Tempio che riunisce dal 2019 AVIS, FIDAS, FRATRES e AIDO.
Sono stati eseguiti interventi sulla parte lignea e strutturale dell’edificio, di lattoneria, su lucernario e cupolino. Ripuliti all’interno Crocifisso, Madonnina, formelle della Via Crucis e il grande affresco dell’abside dell’artista Puzzolo e all’esterno i due mosaici dedicati al dono del sangue e degli organi. Il 25 aprile del 2021 il Tempio ha riaperto le sue porte con la prima celebrazione religiosa. Oggi è visitabile.
Linea temporale
cenni storici
1958
Avvio del progetto per la realizzazione del TEMPIO DEL DONATORE
1962
Il progetto della realizzazione del Tempio viene affidato
agli architetti Musini e Davanzo di Treviso
16 Ottobre
1962
Mons. Alvise Dal Zotto benedice la posa prima pietra.
16 Settembre
1979
Inaugurazione del TEMPIO DEL DONATORE
2017
Tempio del donatore viene chiuso perché inagibile
2020
Iniziano i primi lavori di restauro grazie alle opere di raccolta fondi.
25 Aprile
2021
Riapertura Tempio del Donatore